Xeriscaping: la moda del secco

Xeriscaping: la moda del secco

Contesto del Giardino all’Inglese

Per comprendere il concetto di xeriscaping, bisogna tornare indietro al giardino all’inglese, sviluppato nella seconda metà del Settecento. Questo stile di giardino, nato in Europa, si contrapponeva ai formalismi dei giardini francesi e italiani, tendendo invece a imitare la natura circostante. Il giardino all’inglese si basa su un’attenta lettura del paesaggio e permette alle piante di crescere liberamente. Un elemento fondamentale di questo stile é il bordo misto, costituito da aree di specie erbacee perenni e arbusti tappezzanti che costeggiano i camminamenti.

Adattamenti al Clima Mediterraneo

Tuttavia, le specie tipiche del giardino all’inglese e del cottage garden (Lupinus, Dahlia, Delphinium, ecc.), non sono facilmente adattabili. Se queste prosperano magicamente nel clima oceanico britannico, soffrono nei climi mediterranei, caratterizzati da escursioni termiche e periodi prolungati di aridità estiva. Questo ha portato alla necessità di reinterpretare il bordo misto con piante più adatte a climi xerici, un’esigenza accentuata inoltre dai recenti cambiamenti climatici che hanno reso le estati particolarmente siccitose.

Nascita dello Xeriscaping: scegliere la piante giuste

Così è nato lo xeriscaping, termine coniato negli anni ‘80 e derivante dal greco “xeros” (secco) e “landscaping” (progettazione e gestione del paesaggio). Questo approccio mira a creare giardini con ridotti consumi d’acqua.
Contrariamente a quanto si possa pensare, gli ambienti con siccità periodica, come quello mediterraneo, possiedono un’elevata biodiversità. Le specie che vi abitano hanno sviluppato adattamenti morfologici per sopravvivere alla carenza idrica, come foglie piccole e dure, grigie, pelose o resinose.
Ecco alcune delle piante più utilizzate per lo xeriscaping, adatte per aiuole o bordure miste e facilmente reperibili nei vivai:
Acanthus mollis
Achillea millefolium e filipendulina
Agapanthus sp.
Centranthus ruber
Cerastium tomentosum
Cistus sp.
Erigeron karvinskianus
Euphorbia characias e myrsinites
Gaura lindheimeri
Helichrysum italicum
Iris germanica
Lavandula angustifolia
Perovskia atriplicifolia
Rosmarinus officinalis
Ruscus aculeatus
Salvia microphylla
Santolina chamaecyparissus
Sedum spectabile
Stipa tenuissima
Teucrium fruticans
Tulbaghia violacea
Verbena bonariensis
Vitex agnus-castus

Cure e Manutenzione Minime

Dopo la messa a dimora, queste piante richiedono irrigazioni solo durante il primo anno per favorire l’attecchimento. È importante bagnarle abbondantemente ma di rado, con interventi ben distanziati nel tempo, per obbligare le radici a svilupparsi verso gli strati più freschi del sottosuolo. Successivamente, necessitano solo di cure minime e ordinarie.

In conclusione, non esistono regole rigide per creare un’aiuola xerica: ciò che conta è scegliere piante con analoghe necessità di acqua. Lasciate libero sfogo alla fantasia e buon giardinaggio!

 

 



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