Il valore degli alberi in città

Il valore degli alberi in città

Gli alberi sono visti molto spesso come oggetti dal mero valore ornamentale, usati dagli architetti per abbellire piazze, strade e giardini. Tuttavia sono degli esseri viventi che apportano decisamente benefici più importanti e fondamentali per la vita degli ecosistemi. Essi producono ossigeno, purificano l’aria, svolgono la funzione di barriera acustica e visiva, catturano il particolato dell’inquinamento e regolano il microclima: i cosiddetti servizi ecosistemici. Tenuto conto di questi molteplici fattori, la ricerca nell’ultimo periodo si è concentrata sull’importanza di una rivalutazione del ruolo progettuale del verde nelle città, ponendosi potenzialmente anche come aiuto nel diminuire i problemi ambientali urbani.
Già dal 1800 furono formulati, per semplici finalità giuridiche, delle espressioni matematiche composte da vari indici affinché venisse definito il valore economico degli alberi.
La struttura di questa formula si compone di più fattori. Gli alberi infatti possiedono valori diversi in base alla specie a cui appartengono, la loro dimensione, l’età, lo stato fitosanitario e la stabilità, dalle funzioni che svolge e dalla posizione in cui è ubicato.

Specie e varietà

Questo primo fattore si basa sul prezzo di vendita della pianta nei vivai ed ovviamente varia in base alla robustezza, adattabilità e longevità della specie. Specie rare o dalle cultivar particolari aumentano sicuramente il valore della pianta.

Dimensione ed età

La dimensione si identifica con l’altezza e la circonferenza dell’albero misurata a 1,3 m dalla base. Alberi maturi avranno un valore maggiore perché più difficilmente riescono ad essere sostituiti con altri della stessa dimensione ed età.
Stato fitosanitario e stabilità
Una pianta sana e ben formata otterrà valori maggiori rispetto ad un albero poco vigoroso con qualche branca morta o con parte della chioma deperita. Nella valutazione sono determinanti anche lo stato delle radici, fusto e rami.

Posizione

Considerando il territorio urbano, avrà valore maggiore un albero in pieno centro città piuttosto che in periferia tenendo conto delle spese per le cure manutentive. Inoltre, un albero che cresce solitario nel centro di un parco avrà un’importanza maggiore piuttosto che uno in un filare o in gruppo.

Moltiplicando tra loro i valori degli indici ottenuti, si avrà il valore economico della pianta. Per dare un range di valori, alcuni alberi presenti nelle più importanti piazze di Torino o Cuneo possono variare dai 10.000 ai 12.000€.

Altri valori non monetizzabili degli alberi

Come già anticipato all’inizio, gli alberi però non sono solo oggetti e possono aumentare decisamente il loro valore anche per altri aspetti che difficilmente riescono ad essere quantizzati.
Dapprima vi è il valore terapeutico. È infatti comprovato che il verde abbia un potere rilassante e distensivo sulle nostre emozioni. A tal scopo stanno spopolando sempre più i giardini terapeutici, soprattutto negli ospedali, per il loro aspetto benefico sulla salute mentale dei pazienti. Anche il valore storico è difficile da monetizzare e molto spesso è considerato inestimabile perché affonda le radici nella nostra cultura e civiltà. Alcuni alberi sono storici per chi li ha messi a dimora o per influenti avvenimenti avvenuti al di sotto delle sue fronde. Un esempio è il faggio monumentale di villa Oldofredi Tadini a Cuneo, sotto il quale venne concordato l’intervento piemontese nella guerra di Crimea nel 1853.
Nelle nostre città ed abitazioni vive un capitale vivente irripetibile il cui valore ambientale, ecologico ed estetico è inestimabile. Fare propri ed esaltare tutti questi aspetti è doveroso per riconoscere la loro primaria importanza.

 

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