10 Mar Il tulipano
Storie botaniche
Il tulipano
La storia del tulipano, Tulipa sp., affonda le radici nella cultura turca. È infatti dal turco “dulband”, termine usato per indicare il turbante tipico dell’epoca, che prende il suo nome, in riferimento alla forma del bocciolo. Fortemente elogiato nella poesia, nell’architettura e nell’oggettistica persiana, simboleggia la bellezza femminile, la perfezione e il paradiso. Tantissimi sono infatti i riferimenti al tulipano in tanti racconti raccolti all’interno de Le Mille e una notte.
Tra queste, una leggenda turca racconta di due giovani amanti, Shirin e Ferhad. Il ragazzo partì per raggiungere l’amata ma lei, impaziente di incontrarlo, si inoltrò nel deserto per andargli incontro. Purtroppo, sfinita e debilitata, morì. Il suo sangue e le sue lacrime diedero origine tra le dune aride ai tulipani rossi.
I bulbi di questa specie vennero introdotti in Europa, nello specifico in Olanda, nel XVII secolo grazie al botanico Carolus Clusius. Da subito spopolarono perché, facilmente ibridabili, si crearono delle cultivar dai colori sgargianti e dai tepali frastagliati che ne aumentarono notevolmente il pregio. Amatissimi dai reali di tutta Europa, iniziò la “tulipomania”, tutt’ora studiata in letteratura come la prima bolla speculativa sui prezzi nella storia del capitalismo. Tant’è che in Francia, per un matrimonio, il futuro sposo poteva ricevere come dote dalla giovane moglie anche solo un bulbo di tulipano. Nel ‘600 possederne uno era diventato uno status symbol e il suo prezzo poteva raggiungere facilmente i 1000 fiorini olandesi (il reddito medio annuo dell’epoca era di 150 fiorini).
La coltivazione dei tulipani ha ancora oggi il suo centro nei Paesi Bassi, a prezzi decisamente più moderati. Dagli anni 2000, in Piemonte, precisamente al Castello di Pralormo, viene organizzato Messer Tulipano, che si sviluppa in più giornate dedicate alla spettacolare fioritura di migliaia di bulbi.
Per il sito di Pralormo , QUI.
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