06 Apr La sicurezza nei lavori di giardinaggio
La sicurezza nei lavori di giardinaggio
In questi ultimi anni la normativa sulla sicurezza in agricoltura ed in particolare nei lavori di giardinaggio ha stabilito una serie di adempimenti obbligatori, che rendono il lavoro di giardiniere molto più complicato e costoso. Tutti i dipendenti e i nuovi assunti devono frequentare diversi corsi per l’operatività e l’uso dei vari macchinari, da ripetere periodicamente per aggiornamenti.
L’attività e l’uso delle macchine operatrici è autorizzato solo per i giardinieri che hanno frequentato i corsi di formazione generale sulla sicurezza e siano dotati di patentino per l’utilizzo dei fitofarmaci. Inoltre sono necessari i corsi specifici (con una durata media 10-12 ore) per l’utilizzo delle diverse macchine:
- Piattaforme aeree per potature,
- Camion con gru,
- Trattori agricoli e forestali,
- Escavatori e pale meccaniche,
- Carrelli elevatori,
- Motoseghe
Tutti questi nuovi oneri, oltre il piano aziendale sulla sicurezza e altri che non elenchiamo per brevità, hanno determinato un aumento dei costi di produzione.
I lavori di potatura in arrampicata o con funi (Tree climbing) sono consentiti solo a chi ha frequentato dei corsi appositi, ha conseguito specifico patentino ed è coperto da assicurazioni verso terzi e per infortuni. I giardinieri senza queste caratteristiche possono solo utilizzare scale apposite certificate e per altezze non superiori a 2 -3 metri. Durante i lavori è obbligatorio allontanare estranei fino ad una distanza di sicurezza, in modo che non possano essere feriti da sassi proiettati da tosaerba o decespugliatori, o peggio, durante potature o abbattimenti di alberi.
Se i lavoratori non hanno frequentato i corsi obbligatori o non hanno seguito le normative o non hanno tutti i dispositivi personali di sicurezza (tute e guanti antitaglio, scarpe apposite, elmetti, visiere o occhiali protettivi ecc.) in caso di incidente il titolare dell’impresa viene sottoposto a verifiche immediate ed approfondite da parte delle ASL.
Se non sono stati adempiuti tutti gli obblighi sia per i corsi obbligatori e sia per le protezioni individuali e specifiche delle operazioni in atto o i macchinari non sono a norma o obsoleti senza e protezioni che si attivano automaticamente,op scatta una procedura di indagine da parte degli ispettori delle ASL per appurare quali cause hanno provocato la possibilità di infortunio. Ne consegue una segnalazione alle autorità giudiziarie con pesanti sanzioni economiche ed in caso che ci sia una prognosi di più di 40 giorni si attiva il processo penale obbligatorio.
Teniamo presente che anche il Committente è tenuto a verificare precedentemente che i lavoratori siano in regola con le assunzioni e tutte le normative sulla sicurezza; in caso di irregolarità viene coinvolto nel processo e tenuto in solido col datore di lavoro al risarcimento all’INAIL o direttamente al lavoratore.
In pratica se l’incidente è molto grave con indennizzi corrispondenti a cifre elevatissime, che il datore di lavoro titolare dell’impresa non è in grado di corrispondere, il Committente è tenuto ad indennizzare i lavoratori infortunati.
Nel caso che il lavoratore sia un artigiano o peggio un lavoratore non in regola o senza partita IVA il Committente è tenuto all’indennizzo per lesioni, invalidità o decesso. Oltre a sanzioni per irregolarità di vario genere.
Normativa QUI
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