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Mango

Storie botaniche: il mango

Il mango nella cultura indiana

Il numero di oggi ci trasporta nei colori vivaci e nelle fragranze esotiche dell’India, dove uno degli alberi più venerati e presenti nell’iconografia tradizionale è la Mangifera indica, comunemente nota come mango.
Questo albero, simbolo di prosperità e abbondanza, è profondamente radicato nella cultura indiana, con numerose leggende e tradizioni a esso collegate. In India, il mango non è solo apprezzato per il suo frutto delizioso, ma anche per il suo significato spirituale e sociale.

Una storia di millenni e varietà infinite

Esistono innumerevoli cultivar di mango, ognuna con caratteristiche uniche che variano per dimensioni del frutto, colore della polpa e quantità di produzione. Questa straordinaria diversità è il risultato di millenni di domesticazione: infatti, i primi mango furono coltivati già oltre 4000 anni fa. Oggi, il mango si trova in una gamma di varietà che possono differire per dolcezza, acidità e texture, rendendolo uno dei frutti tropicali più apprezzati al mondo.

Le caratteristiche botaniche

Dal punto di vista botanico, la Mangifera indica è un imponente albero sempreverde che può raggiungere un’altezza di 30 metri. La sua chioma densa e rotonda offre una copertura ideale nelle giornate calde, mentre la corteccia, con il tempo, tende a squamarsi in piccoli pezzi. Un tratto distintivo delle foglie è la loro aromaticità: se strofinate, emanano un profumo di canfora, una fragranza intensa e balsamica. In molte zone dell’India, le foglie di mango vengono raccolte in mazzi decorativi e appese sopra le porte delle case come amuleto per tenere lontani gli insetti e portare fortuna.

Difese naturali contro predatori

Il frutto del mango, oltre ad essere gustoso e saporito, è dotato di difese naturali contro animali e predatori. La pianta ha sviluppato strategie di protezione: quando la corteccia viene danneggiata, rilascia una resina lattiginosa urticante, mentre la buccia del frutto, se masticata, provoca una forte sensazione di bruciore, scoraggiando così il consumo non desiderato da parte di animali.

Produzione alternante: abbondanza e riposo

Nonostante queste difese, il mango è una pianta estremamente produttiva. Un singolo albero può produrre fino a 3000 frutti per stagione, un carico considerevole che mette a dura prova la pianta. Per bilanciare questo sforzo, il mango tende ad alternare anni di abbondanza a anni di riposo, durante i quali si concentra maggiormente sull’accrescimento piuttosto che sulla produzione di frutti.

Il valore nutrizionale e culinario del mango

Oltre al suo valore come frutto, il mango ha anche un grande significato nutrizionale. Ricco di vitamina C, vitamina A, antiossidanti e fibre, è un alimento fondamentale nella dieta di molte popolazioni tropicali. È utilizzato non solo come frutto fresco, ma anche in una vasta gamma di preparazioni culinarie: dalle salse piccanti come il chutney, ai dolci e succhi, fino ai pickles speziati, tipici della cucina indiana.

 

 

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