04 Mag La rosa damascena
La rosa damascena
Regina indiscussa di questi mesi primaverili, anche quest’anno vogliamo dedicare uno spazio alla rosa, come è giusto che sia.
La storia
Se i primi fossili di Rosa canina sono riconducibili a 40 milioni di anni fa, rinvenuti in Colorado e nell’Oregon, la storia della Rosa damascena è più recente. Come si può dedurre dal suo nome, i suoi racconti hanno inizio nel XI secolo a Damasco, nel Medio Oriente. Essa è storicamente il primo ibrido di rosa conosciuto nella letteratura, nata tra la combinazione della R. gallica con la R. phoenicea. Questo incrocio, ipotizzato dallo storico botanico Beals, di origine casuale e riprodottosi poi spontaneamente per via vegetativa, è stato importantissimo e cruciale per la storia delle ibridazioni. Dalla fragrante Rosa x damascena hanno infatti origine tutte le rose moderne che adornano i nostri giardini. Il suo profumo inebriante e la sua bellezza prolungata fece sì che durante le crociate la rosa damascena dalla Siria arrivò in Europa, dove fu di ispirazione per l’arte e la cultura. La si ritrova infatti negli affreschi medioevali come simbolo di segretezza o come stendardo di importanti famiglie aristocratiche. La rosa di Damasco è ancora oggi celebrata con feste a lei dedicate. Questo non solo in Iran, dove è il fiore nazionale, ma anche nel resto del mondo. Basti pensare che anche in molti paesi d’Italia è immancabile nel mese di maggio la fiera delle rose.
Il suo utilizzo
Come anticipato pocanzi, dalla Rosa damascena hanno origine moltissime varietà moderne. Amata ed apprezzata per lo straordinario profumo e la bellezza delle corolle raccolte in gruppi, questi ibridi sono caratterizzati da incomparabili varietà di forme, colori e fragranze. Tra le più famose ricordiamo la Rosa Bernard, dal portamento morbido e sensuale, la Rosa Boufarik, dalla copiosa e profumatissima fioritura primaverile, la Rosa Stanwell Perpetual, dai petali soffici rosa pastello e la Rosa Leda, dai boccioli sferici rosso scuro.
I fiori della damascena sono rinomati per il loro profumo e vengono utilizzati in profumeria per ottenere l’olio e l’acqua di rose. L’Attar, il preziosissimo e rinomato olio essenziale puro di rosa, richiede tecniche ardue e complesse. Da tantissimi fiori raccolti e distillati in un giorno si riesce ad ottenere un solo cucchiaino di questa eccellente fragranza.
Principalmente coltivata in Bulgaria, Iran e Turchia, ossia nei suoi luoghi natali, qui viene anche usata in cucina per la preparazione di tisane lenitive e emollienti e come aroma per cibi. L’acqua di rosa è usata infatti nelle preparazioni di dolci tradizionali come raha o lokum (turkish delight), creme e budini di latte e riso.
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