Il Gingko biloba

Storie botaniche

Il Ginkgo biloba

La storia del ginkgo

La pianta presentata in questo numero si pensa sia originaria delle regioni orientali. La sua provenienza è difficile da indicare con precisione poiché si tratta di una delle specie arboree più antiche presenti, dal momento che è comparsa oltre 200 milioni di anni fa.
Il Ginkgo biloba è infatti definito un fossile vivente poiché è l’unico superstite della famiglia delle Ginkogoine, scomparsa nella sua quasi totalità con i dinosauri 65 milioni di anni fa. Il Ginkgo ostenta, in merito ad un passato così veterano, una longevità estrema che ci riporta ad alcuni esemplari con oltre 1000 anni, protetti nei monasteri buddhisti dove sono considerati sacri.

Un po’ di botanica

Ciò che rende davvero magica questa pianta è però il suo fogliame, dalla rara bellezza ed eleganza, soprattutto durante la stagione autunnale. L’alta e folta chioma verde chiaro vira uniformemente al giallo dorato ai primi freddi, scaldando gli animi di chi ci passa accanto e si sofferma ad ammirarla.
Quello che molti non sanno o che faticano a credere è che il Ginkgo biloba è una conifera. La particolare forma a ventaglio della foglia e la perdita del fogliame in inverno sono infatti dati anomali alla classica attribuzione delle conifere con piante sempreverdi aghiformi. Il termine conifera, infatti, indica specie “che portano coni” ossia che radunano i loro semi in strutture legnose, le pigne.
Soffermandoci sempre sulle particolarità botaniche, il Ginkgo è una pianta monoica ossia vi sono esemplari con soli organi femminili e altri con i soli organi maschili. Dunque se distanti, come riescono a riprodursi? Il polline emesso in primavera viene trasportato dal vento dove raggiunge gli ovuli femminili, che si trasformeranno in estate in semi racchiusi da un rivestimento carnoso aranciato. Queste “albicocche” in miniatura tuttavia racchiudono al loro interno acido butirrico, molecola dall’odore stomachevole, presente nel vomito e nei formaggi stagionati. Per questo motivo i vivai non commercializzano mai gli individui femminili proprio per evitare di incorrere in reclami futuri.

Le proprietà del ginkgo

In farmacologia, il Ginkgo viene utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e alcuni studi hanno confermato la sua capacità di migliorare le funzioni cognitive e la memoria. Tuttavia, è bene sempre prestare molta attenzione. Sia i frutti che i semi del Ginkgo sono tossici e non vanno ingeriti.

 

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