Drosophila suzukii o moscerino della frutta

La Drosophila suzukii, detto anche moscerino dei piccoli frutti, è un dittero parassita polifago che attacca numerose specie frutticole e viticole. Si nutre principalmente di frutta a buccia sottile come, per esempio, ciliegie, pesche, albicocche, more, mirtilli e lamponi, ma anche più spessa come kiwi, kaki e fichi.

Origini

Questo moscerino è arrivato dal Sud-est asiatico in Europa nel 2008 fino a raggiungere l’America. In Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2009 in Trentino Alto Adige ed ora è praticamente ubiquitario in tutto il nord della penisola.

Descrizione morfologica e danni

Questo insetto, in fase matura, misura circa 2-3 mm ed ha un corpo dal colore beige con occhi rossi. Facilmente riconoscibili sono gli esemplari maschili per le loro caratteristiche due macchie brune sulla parte esterna delle ali, mentre le femmine, al microscopio, mostrano un atipico ovopositore dentato molto robusto nella parte terminale dell’addome.
Mentre le più comuni Drosophila attaccano la frutta già caduta e in marcescenza, la robustezza dell’ovopositore della specie suzukii fa sì che questa sia più temibile perché penetra con facilità nella buccia dei frutti ancora ben maturi e attaccati all’albero madre. Direttamente nella polpa vengono poi deposte 2-3 uova – che nell’arco della loro vita sono quantificate a circa 300 – che si schiudono il giorno dopo. Le larve iniziano così a nutrirsi dell’interno del frutto rendendolo molle e con aree depresse.
Con più di 10 generazioni all’anno, gli attacchi di Drosophila suzukii stanno creando numerosi disagi ai frutticoltori di tutta Europa che riportano perdite di produzione fino all’80%.

Come contrastarlo

In generale, è possibile contenere questo insetto con insetticidi specifici contro le mosche da frutto a base di esteri fosforici, Spinosad e piretro. Tuttavia, visto che Drosophila suzukii compie 10-13 generazioni l’anno, sono necessari interventi ripetuti che però nel lungo periodo possono creare delle resistenze e danneggiare l’ambiente naturale.
Per contrastare questi problemi la Regione Piemonte ha avviato un programma regionale di lotta biologica all’insetto con il rilascio nelle sue prossimità del suo antagonista naturale parassitoide Ganaspis brasiliensis. Si tratta di un microimenottero che si sviluppa a carico delle larve della Drosophila suzukii per poi portarle alla morte.
Grazie a questi studi, iniziati nel 2021, si stanno ottenendo importanti risultati positivi nel contenimento dei danni arrecati dal moscerino attraverso un modo rispettoso per l’ambiente e la salute dei cittadini.

 

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