I finanziamenti a fondo perduto per i parchi e giardini storici

Per rilanciare i parchi e i giardini storici italiani, al termine del 2021, sono state pubblicate le misure per ottenere i finanziamenti statali a fondo perduto finalizzati a sostenere il loro restauro.
Si tratta di un’ottima opportunità, sia per soggetti pubblici che privati, di poter ripristinare un patrimonio artistico di rilevante interesse culturale e paesaggistico e rilanciarne la fruizione pubblica.
L’avviso pubblico, denominato “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, è finalizzato in generale a sostenere i progetti di restauro, la manutenzione straordinaria, la conservazione, la messa in sicurezza e la valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale, artistico, storico, botanico e paesaggistico tutelati ai sensi del D.lgs. n. 42/2004.

Il nostro studio di progettazione Turin Garden è a disposizione per collaborare alla redazione del progetto tecnico e seguirvi nell’iter del restauro del vostro parco o giardino storico. La nostra esperienza cinquantennale e la nostra professionalità ci ha visto protagonisti di vari importanti interventi di restauro di giardini storici.

Vengono riportate schematicamente di seguito le misure e direttive enunciate all’interno dell’elaborato per comprendere chi ha diritto al finanziamento, secondo quali modalità e dettami, gli importi stabiliti e gli interventi effettuabili.

1. Obiettivi del finanziamento

Gli investimenti previsti mirano a:
• Rigenerare e riqualificare i parchi e i giardini italiani di interesse culturale al fine di assicurarne una migliore conservazione nel tempo;
• Rafforzare l’identità dei luoghi e la qualità paesaggistica generando ricadute sullo sviluppo economico;
• Contribuire al rafforzamento dei servizi ecosistemici e dei valori ambientali;
• Far sì che i parchi e giardini storici siano una risorsa culturale in più campi.

2. Obblighi del proponente

Al fine di ottenere l’erogazione della somma, il Soggetto Proponente, ossia il proprietario pubblico o privato del bene che ha intenzione di e seguire l’intervento, ha come obbligo quello di:
• Garantire l’accesso al pubblico del parco o giardino in occasione delle Giornate del Patrimonio, delle Giornate dei Giardini e della Giornata Nazionale del Paesaggio oltre che nel numero di giornate che dichiareranno al momento della firma della Convenzione
• Garantire elevati standard di manutenzione e accoglienza al pubblico
• Sottostare alla Convenzione per almeno dieci anni dalla sua stipula
• Avviare gli interventi di restauro entro il 31 gennaio 2023
• Possedere la titolarità del bene antecedentemente al 31.12.2020

3. Risorse finanziarie

Le risorse totali dell’Avviso ammontano a 190.000.000€.
A ciascuna proposta progettuale sarà riconosciuto un massimo di 2.000.000€ e non verranno prese in considerazione domande che prevedono finanziamenti inferiori ai 200.000€.
Il finanziamento a fondo perduto sarà pari al 100% delle spese per beni pubblici non affidati in gestione a terzi e da un minimo del 50% al 100% per beni di proprietà privata.
Nel caso dei beni di proprietà privata la percentuale varia in base ai giorni di apertura al pubblico che verranno stipulati in apposita Convenzione di durata almeno decennale:

Almeno 30 giorni  50%
Da 31 a 80 giorni  65%
Da 81 a 120 giorni  80%
Oltre 120 giorni  100%

 

La dotazione finanziaria verrà riservata per il 20% a beni ubicati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna)

4. Interventi finanziabili

Gli interventi proposti dal progetto, per essere ritenuti validi e finanziabili, devono prevedere un tangibile e coerente miglioramento delle condizioni di conservazione del parco o giardino storico e un impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale.
I costi progettuali devono essere ripartiti in:
• Almeno il 60% in interventi riguardanti la componente vegetale e il disegno del giardino e la componente impiantistica;
• Massimo 15% in interventi riguardanti la componente architettonica e scultorea.

Di seguito vengono elencati tutti gli interventi che sono coperti dal finanziamento e raggruppati nelle diverse categorie di componenti.

Componente vegetale e il disegno del giardino

– Recupero e cura di alberature di pregio, arbusti isolati o in gruppo, siepi;
– Recupero o ripristino di architetture vegetali storiche (es. esedre, teatri di verzura);
– Inserimento di nuovi elementi vegetali in coerenza con le caratteristiche storiche e paesaggistiche;
– Sostituzioni di cultivar sensibili a particolari patologie (cancro del cipresso, grafiosi dell’olmo, piralide del bosso) con altre più resistenti;
– Eliminazione di elementi vegetali incoerenti con il processo storico;
– Controllo ed eliminazione di piante aliene infestanti (es. robinia, ailanto);
– Recupero dei tappeti erbosi esistenti o l’inserimento di nuovi, se facenti parte del palinsesto storico, che rispondano alle tecniche di bassa manutenzione;
– Reintroduzione di cultivar di piante di difficile reperimento e la creazione di banche genetiche di specie appartenenti storicamente al giardino o parco;
– Rigenerazione, incremento e ripristino di vaserie, collezioni, giardini di fiori e spazi espositivi di piante rare;
– Recupero ed efficientamento energetico delle strutture (es. serre, orangerie) atte a preservare suddette collezioni;
– Realizzazione e recupero di pomari, frutteti e orti;
– Realizzazione di habitat che attraggano la fauna selvatica e insetti pronubi;
– Sistemazione di scarpate e muri di contenimento;
– Sistemazioni di pavimentazioni drenanti e cordoli di viali e rondò;
– Ripristino di viali e visuali finalizzati al miglioramento del contesto ambientale e paesaggistico.

Componente architettonica e scultorea

– Restauro delle componenti architettoniche e monumentali di piccole dimensioni (es. padiglioni, kaffeehaus, tempietti) e statue;
– Rifunzionalizzazione di aree residuali e piccoli edifici per migliorare l’accoglienza al pubblico (es. biglietteria, parcheggio, aule didattiche).

Componente impiantistica

– Restauro, rinnovo, sostituzione ed efficientamento di impianti idraulici di interesse storico e relative componenti monumentali (es. pozzi, fontane, ninfei);
– Realizzazione o manutenzione straordinaria di impianti di irrigazione che favoriscano il risparmio idrico;
– Gestione delle acque meteoriche;
– Realizzazione di sistemi di depurazione e di monitoraggio delle acque;
– Impianti di illuminazione ad alta efficienza energetica;
– Impianti di compostaggio per gestire i rifiuti vegetali;
– Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici e rastrelliere per le bici;
– Installazione di impianti Wi-Fi.

Sono altresì compresi nel finanziamento interventi integrativi non definiti dalle componenti strutturali dell’architettura verde ma che favoriscono, agevolano e promuovono la fruizione del bene:

Sicurezza e accessibilità

– Messa in sicurezza di recinzioni, cancelli e percorsi fruitivi;
– Realizzazione sistemi di allarme e antincendio;
– Installazione di sistema automatico di controllo degli ingressi e del flusso dei visitatori;
– Aumento e miglioramento dell’accessibilità delle persone con funzionalità motoria ridotta ed eliminazione delle barriere architettoniche.

Valorizzazione e comunicazione

– Realizzazione di segnaletica e pannelli informativi;
– Realizzazione di piattaforme digitali per dotare il giardino di sistemi elettronici di prenotazione e pagamento;
– Realizzazione di ausili alla visita che utilizzino in prevalenza strumenti innovativi e digitali.
Sono infine considerate ammissibili, purché comprovate da documentazione contabile e debitamente tracciabili, le seguenti spese di investimento:
– Per l’esecuzione dei lavori e l’acquisto di beni;
– Per la pubblicazione dei bandi di gara;
– Per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri e nulla osta;
– Per la progettazione tecnica, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi;
– Imprevisti (solo se incusi nel quadro economico);
– Allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
– Per attrezzature e impianti;
– Per la realizzazione di studi e ricerche a carattere divulgativo.

L’IVA è ammissibile solo se questa non sia recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale. Tale importo dovrà essere opportunamente tracciato.

5. Cosa prevede e consiste la domanda

Inizialmente dovrà essere compilata la proposta descrittiva dell’intervento (allegato presente sul sito del Ministero) e presentare un piano di gestione del parco o giardino di durata almeno decennale. Tale piano dovrà esplicitare la capacità del progetto di autosostenersi e garantire nel tempo un equilibrio tra attività di conservazione, manutenzione e iniziative di valorizzazione del bene.

6. Scadenza

Non saranno valutate le domande inviate oltre le ore 13:59 del giorno 15 marzo 2022.

7. Modalità di valutazione

A ciascuna domanda verrà attribuito un punteggio da 0 a 100 con una soglia di sufficienza pari a 60 su 100. Saranno finanziate le proposte che hanno raggiunto il minimo di 60 in ordine decrescente di graduatoria fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.
I punti sono così ripartiti:
• Qualità del bene e urgenza dell’intervento (fino 15 punti)
• Coerenza, organicità e qualità del progetto (fino 50 punti)
• Cronoprogramma, sostenibilità finanziaria e maturità progettuale (fino a 20 punti)
• Piano di gestione (fino a 15 punti)

 

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