09 Lug Approvato il Piano Strategico del Verde di Torino
L’iter di approvazione
In seguito all’approvazione da parte della Città di Torino del Piano di resilienza Climatica, il quale sancisce i criteri atti a contrastare il cambiamento climatico in ambito urbano, a fine dicembre 2020 è stato confermato anche il Piano Strategico per il Verde.
Per l’attuazione della delibera è stata fondamentale la legge n.10 del 14 gennaio 2013, “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che ha posto le basi alla stesura del Piano. Essa prevede che le amministrazioni comunali si adoperino alla piantumazione di alberi, alla redazione del Bilancio Arboreo per ogni mandato, ad incrementare la manutenzione delle aree verdi e a sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza nelle tematiche ambientali della città.
Cosa viene trattato all’interno del Piano
Il Piano Strategico per il Verde, stilato dalla sezione tecnica comunale del verde in collaborazione con l’Università e il Politecnico di Torino, si suddivide in 10 capitoli e presenta numerosi allegati. In quasi 180 pagine, la Città ha voluto minuziosamente trattare in modo sistematico la caratterizzazione del verde urbano di Torino, sottolineando l’importanza di aree specifiche come il gli orti urbani, il verde ricreativo, ecosistemico, coltivato e turistico e approfondendo la gestione del verde pubblico con anche la prospettiva di un coinvolgimento e cooperazione da parte di soggetti privati. Le molteplici funzioni che assolvono gli spazi verdi sono fondamentali per garantire uno stile di vita sano, e quindi un miglioramento della qualità della vita.
Secondo il Piano, il sistema del verde costituisce il 37% di tutto il territorio comunale. La superficie di verde pubblico ha un rapporto di circa 20 m² per abitante, un dato sopra alla media che va a posizionare Torino tra le prime città italiane come disponibilità pro-capite di verde pubblico.
Le analisi e i risultati ottenuti
All’interno del piano vengono prese in esame tutte le categorie di verde che occupano il territorio comunale; sono riportate attente analisi quantitative e qualitative degli spazi verdi.
Dal punto di vista quantitativo la città risulta dotata di un patrimonio del verde assolutamente in linea con i migliori standard europei; dalle analisi qualitative emerge invece l’esigenza di investire su questi spazi in modo da incrementarne l’utilizzo ed evitare un progressivo abbandono.
Particolare attenzione viene posta dal Piano alle aree gioco e alle aree attrezzate, oggetto di azioni più specifiche, volte a mettere a disposizione nel disegno urbano almeno un’area verde entro un raggio di circa 100 metri e raggiungibile in pochi minuti a piedi in risposta a una sempre più crescente sensibilità ai temi del quotidiano.
Di esclusiva importanza risulta anche il verde ecosistemico, che si raffigura, a scala più vasta, nella totalità dell’infrastruttura verde e nei benefici ambientali che essa offre, i così detti servizi ecosistemici. Negli allegati sono infatti presenti studi di quantificazione dei servizi ecosistemici di vari parchi e giardini della città, come Piazza Chiaves, il parco della Tesoriera e corso Galileo Ferraris, che hanno la finalità di monetizzare la “prestazione” delle aree verdi per quanto riguarda la conservazione della biodiversità, il sequestro e lo stoccaggio di carbonio, i servizi di regolazione idrica, la conservazione del suolo e i servizi ricreativi.
E’ chiaro che la transizione demografica dell’ultimo trentennio ha portato ad un’evoluzione degli stili di vita e dei valori dei torinesi, che non possono non influire sulle aree pubbliche. E’ quindi necessario un continuo rinnovamento di tutte le aree verdi cercando di renderle sempre adeguate alle nuove esigenze.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti si rinvia alla sezione verde pubblico del Comune di Torino.
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